Tea days

26 Novembre 2023

Tea Days

Un té nell'atelier dell'arte culturale di Lucia Paese di Ermanno Arcuri

Scrive su un post la cara amica Francesca Solano di San Demetrio Corone: “C'è un posto al mondo dove il cuore non invecchia e l'amore è per sempre. Un luogo senza tempo che non conosce distanza, orgoglio, ipocrisia. Dove si dona senza aspettarsi di ricevere e dove ci si sente liberi di essere ciò che siamo”. Inizio così a raccontare ai nostri lettori, prendendo spunto da questa grande intuizione, una serata che si è svolta presso la casa atelier dell’arte e della cultura della più che nota artista dei nostri giorni Lucia Paese. Non è da tutti investire dei risparmi per ristrutturare un luogo che è diventato un centro culturale di primo livello nella splendida cittadina di Acri che vanta musei di ogni genere e la basilica di sant’Angelo. Lucia Paese e suo marito Aldo Curto hanno scelto di dare una possibilità ad amici ed invitati di vivere degli eventi di raro e sublime fascino. E’ il caso di parlare del tè, la bevanda che i britannici da secoli hanno reso famosa per alleviare le fatiche e riposare conversando. Un break durante la giornata che serve al corpo e allo spirito. La splendida Lucia dal sorriso che inebria i cuori, accoglie i suoi ospiti per un incontro veramente speciale ed unico che deve essere apprezzato non solo dagli acresi, ma da quanti, sparsi in ogni luogo, attraverso questo pezzo, conoscere cosa di bello esiste nelle nostre zone. La Calabria sa stupire sempre con le sue figure che fanno la differenza. Che caldo! Per rinfrescarmi un po' mi verso un bel bicchiere tazza di tè freddo. Anzi, no, di the. Ah, no... te. E tea? Uffa forse così suona troppo "british". Che confusione! Te, the, tea, tè, te'... quanti modi per dire la stessa cosa: la bevanda fredda o calda che si ricava dall'infuso delle foglie di una pianta particolare, la Camellia sinensis o Thea sinensis. Non fa caldo ma abbastanza freddo e quindi la bevanda va bevuta quasi bollente e se poi è miscelata con del bergamotto è un piacere. Scomodando il sito dell’Accademia della Crusca, tè indica la bevanda. Ricordo che più di 20 anni fa presso la biblioteca comunale di Torano Castello, ancora una maestra di scuola, Nella Cairo, aveva introdotto il tè con biscotti per non far annoiare gli ospiti durante la presentazione degli autori di libri. Cosa c’è di diverso in ciò che propone Lucia? Tanto, molto, quasi tutto un programma da vivere di persona per assaporarne il gusto della bevanda e conoscere l’abitudine del popolo britannico e, soprattutto, dei regnanti, l’ora del tè è sacra nell’arco della giornata. La casa dell’artista Paese, ottimamente arredata ed invitante, ben si adatta a queste diverse forme di scelta di fare cultura in un ambiente che chi non conosce sbaglia a ritenere non pronto, perché è possibile far proprie le esperienze più raffinate. Questa di cui discorriamo lo è. In collegamento da remoto, Domenico Gradia, ha avuto modo di far conoscere questa tradizione britannica che la maggior parte delle volte è stata ammirata nei film per chi non ha mai frequentato l’isola con capitale Londra. Il collegamento con Domenico Gradia, esperto Tea Sommelier e specialista di Tea Etiquette e Afternoon, ha lasciato gli ospiti affascinati da questa esperienza britannica vissuta a 2.337 km o 1.160 miglia da percorrere in 24 ore di auto. L’artista Paese è riuscita ad accorciare questa distanza, anzi l’ha quasi annullata del tutto, perché su un televisore l’immagine dell’esperto sembrava fosse seduto su una delle poltrone rosse che arredano l’atelier. La profonda conoscenza del galateo, la degustazione di una tazza di Earl Grey, l’esposizione delle porcellane inglesi royal blue, al centro di una serata magica che sarà ricordata dai presenti con grande affetto. L’aveva preannunciato, Lucia Paese, che avrebbe dato senso compiuto al suo investimento culturale con iniziative particolari, a questa se ne aggiungeranno delle altre, così come è stata interessante la serata dedicata alla donna che subisce gli uomini che scambiano l’amore con il possesso. Concludo con le parole dell’amica Francesca, che si occupa di turismo del territorio con la cultura bizantina, proprio perché mi sembra calzante ritrovare nel mondo un luogo in cui il cuore non invecchia e l’amore è per sempre. Sentimenti che rendono l’dea della location allestita da Lucia Paese che offre ai suoi ospiti, così come la sua arte non ha tempo pur definita contemporanea, è riuscita a costruire un luogo in cui ci si sente liberi di essere ciò che siamo imparando ciò che non conosciamo.
fonte http://www.lenuoveere.it/blog/acri-te-nellatelier-dellarte-culturale-di-lucia-paese ---